Pierantonio Tanzola                                       

                                                                 

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Ko Un

Fotografie dedicate al poeta coreano KO UN incontrato il 9 aprile 2013 a Venezia presso l'Università Ca' Foscari.

Ko Un è il più grande poeta coreano vivente, tra le più importanti personalità culturali del suo paese. Nasce a Kunsan nel 1933, durante il periodo dell’occupazione giapponese, e vive tutte le tragiche vicende che si sono susseguite in Corea. Decide così di ritirarsi in meditazione e diventa monaco buddista. Dopo una decina di anni lascia il monastero e torna in città. Attraversa un periodo nichilista durante il quale tenta più volte il suicidio ma riesce a superarlo avvicinandosi nel 1973 ai militanti nazionalisti, impegnandosi a favore dei diritti umani e del movimento dei lavoratori, lottando per la pace. Queste attività gli costano il carcere e ripetute torture, riceve addirittura l’ergastolo nel 1980. Per fortuna dopo due anni viene liberato grazie ad un’amnistia, si sposa e si trasferisce a Seoul. Inizia così un periodo molto fecondo per la sua attività, scrive e pubblica più di ottanta opere tra poesia, prosa e saggistica. Oltre ad aver vinto tutti i maggiori premi letterari coreani  è stato candidato per ben tre volte al Premio Nobel per la Letteratura.

 

 

 

 

 

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